Ever

Gorgo Magazine

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Continuiamo a seguire gli sviluppi dell’interessante VIAVAI Project, il progetto salentino giunge al suo secondo appuntamento con il primo ospite internazionale, Ever ha infatti da poco terminato questa splendida parete a Racale in Provincia di Lecce.
Dopo la splendida parete inaugurale realizzata da Tellas (qui) inizia quindi il viavai di artisti che alimenterà il flusso di scambio e condivisione che è alla base dell’omonimo progetto per quella che è quindi una vera e propria esperienza ben radicata nella comunità, nei paesaggi, nelle tradizioni dei posti che gli artisti andranno a visitare per lavorare. Ever come detto è la prima star internazionale è porta in dota per la rassegna tutto il suo vivacissimo stile visivo, grazie ad una parete dal profondissimo, e quanto mai attuale significato sociale e politico.

Il lavoro dell’interprete è figlio di una precisa esigenza che lo vede impegnarsi i due percorsi pittorici ben definiti che vanno a miscelarsi in un unico ed impattante risultato visivo. Ragione ed istinto si mescolano all’interno degli spazi, è infatti interessante notare come al centro del percorso fin qui portato avanti, troviamo come sempre i canonici fasci colorati che, partendo dagli occhi, vanno mano a mano a svilupparsi formando una trama di figure ed una tavolozza di colori diversi, che si intrecciano tra di loro e, sebbene l’idea sia quella di una sorta di evanescente emersione di pensieri od addirittura di una sorta di rappresentazione dell’animo umano, nello sviluppo non possiamo non notare una spinta maggiormente astratta. Dall’altro canto invece si muove un approccio più istintivo e decisamente viscerale, la pittura dei volti così come delle scenografie, che ricalcano aspetti legati alla natura, delle mani o di altre parti del corpo, viene alimentata da un tratto fortemente espressivo, le pennellate si fanno delicate e ripetute assorbendo tutta l’emotività del lavoro dell’interprete e regalandoci un impatto finale senza dubbio più accentuato, profondo ed immersivo che va a controbilanciare l’aspetto maggiormente impostato dei peculiari fasci cromatici attraverso un utilizzo di tinte calde e vivaci. I temi affrontati dall’artista si interrogano spesso sulla natura dell’uomo all’interno di un contesto contemporaneo, offrendo riflessioni di tipo sociale, talvolta politico attraverso un preciso filtro stilistico che come detto mira ad un impatto viscerale e profondo ed a scandire con forza spunti e tematiche importanti.
Proprio la parete di Racale giunge in un periodo piuttosto burrascoso per il nostro paese, “Reinterpretazione del concetto di Repubblica”, questo il titolo dell’intervento, segna quindi una precisa e netta posizione dell’artista, che non possiamo nascondere sia poi quella di molti Italiani, all’interno di un momento storico nel quale si fà davvero fatica a considerare viva la democrazia e più in generale il concetto di Repubblica, dopo la personale interpretazione che gli stessi politici hanno dato prova di aver compiuto in queste ultime settimane. Il popolo stanco e straziato si riversa così nelle pennellate di Ever, nel corpo della stessa donna nuda, che va quindi a rappresentare l’Italia ed il suo popolo, unicamente coperta da un velo con i colori della nostra bandiera, nel volto girato quasi a non voler vedere i misfatti e soprusi che si stanno compiendo, la sovranità viene rappresentata da un martello che sembra quasi riposto, nascosto e che non trova più la sua funzione, lo sguardo apre le porte alla consueta trama di tinte, pensieri, sogni e speranze di un intera popolazione non più sovrana e non più capace di scegliere personalmente il proprio destino.

Il risultato finale è opera dannatamente reale, l’interprete Argentino riesce nel suo intento visivo a stuzzicare le corde più sensibili in momento di per sè piuttosto delicato, realizza il volto ed il corpo della sofferenza attraverso un paragone visivo intenso e mai banale, profondo e lega nello spirito stesso della rassegna i pensieri, i tumulti degli animi di un intero paese ed a noi non resta che osservare in silenzio prendendoci in un istante per riflettere, Grazie.

Fonte: www.gorgo.com

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