Know Hope

Gorgo Magazine

Know Hope

A distanza di tempo torniamo a Racale, proseguono infatti i lavori per l’eccellente VIAVAI Project con questa nuova infornata di lavori proposti da Know Hope.
La poesia di Know Hope giunge va a legarsi con uno dei progetti che maggiormente è riuscito quest’anno a coinvolgerci, VIAVAI come spesso ripetuto non è la consueta rassegna anzi, il progetto Pugliese ha nelle sue corde l’efficacia di non essere il classico festival di arte urbana ma piuttosto di porsi come vera e propria esperienza. Un immersione quindi all’interno dei luoghi, della cultura e dal colore che solo una terra del genere sa offrire, un contatto con gli abitati del luogo, con i paesaggi (quasi) incontaminati per cementare un esperienza che sa di scambio, condivisione e passione. Il viavai appunto di artisti che in questi mesi si sono susseguiti per le strade della cittadina ha creato un circuito, un contrappasso ideale che si pone in totale contrapposizione con la struttura odierna, scialba, infarcita di retorica, proponendo piuttosto una ricetta fatta di calore umano, vita nella più classica delle cornici Italiche.

L’abbiamo visto in differenti occasioni, l’operato di Know Hope miscela immagini a testi in quello che è uno dei repertori produttivi tra i più poetici e riflessivi in circolazione. In questo senso l’autore sceglie di sviluppare un dialogo duplice, da una parte con la particolare superfice dove va a dipingere, dialogando con panorama, dall’altra con chi osserva le sue stesse produzioni che viene colto da spunti riflessivi di varia e differente natura.
Abbiamo quindi spesso sottolineato la capacità di riuscire ad imbastire un dialogo con lo spettatore per mezzo di un attrattiva visiva fatta di simboli, scritte, un approccio ultra diretto e capace con poche figure o parole di riuscire a cogliere uno stimolo od un emozione legata a quel determinato luogo. In questo senso si tratta di una abilità che si manifesta, come visto più volte, attraverso o gli iconici personaggi oppure le frasi o le parole che vengono tracciati dall’autore sulle pareti. L’impressione è quella di veri e propri pensieri che prendono il sopravvento e che iniettano la loro stessa sostanza sulla calce delle pareti, lo spettatore viene colto da una sfilettata, diretta, incisiva, alcune volte criptica, ma sempre e comunque capace di scuotere e far riflettere. Non si tratta di un lavoro adatto a tutti, non abbiamo di fronte un immagine da leggere ed osservare, quanto piuttosto un concetto da scardinare, cogliere e fare nostro, una sorta di chiacchierata con la strada, finalmente dotata di pensiero e parola.
Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con i dettagli di quest’ultima serie, dateci un occhiata e restate sintonizzati sul Gorgo nei prossimi giorni proseguiremo nel raccontarvi le meraviglie del progetto, qui invece tutti i precedenti lavori fin qui visti.

Pics by Matteo Bandiello

Fonte: www.ilgorgo.com

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